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Incontro con i Sindaci per contrastare il gioco d’azzardo

Il 14 maggio 2014 il Coordinamento della Campagna “Mettiamoci
in gioco”
(di cui Auser Lombardia fa parte) si è incontrato, presso la sede di Auser Lombardia, con una decina di Sindaci lombardi per un confronto sulle iniziative per contrastare il gioco d’azzardo.
La discussione è partita dall’attuale contesto, considerando che - in attesa di un quadro normativo che possa rendere più efficace il sistema delle autorizzazioni, dei controlli e delle sanzioni e dia ai Sindaci maggiore potere - risulta utile che le singole autorità comunali si muovano in concorso tra loro per intervenire su diversi livelli e mettere in atto tutte le azioni possibili, ognuna per le competenze e con gli strumenti a propria disposizione, tra cui gli statuti comunali, i piani di governo del territorio, i regolamenti, le ordinanze per proteggere i minori e le fasce più deboli, i controlli della polizia locale, i modelli informatici per sorvegliare meglio il territorio, l’assistenza e la cura sanitaria.
Queste azioni risulteranno efficaci se riusciranno a sensibilizzare la collettività e chiamare in causa gli stessi gestori delle attività lecite, interessando anche il piano educativo rivolgendosi soprattutto ai più giovani, per poter svolgere una reale opera di prevenzione.
Per questi motivi, seguendo anche le linee dello stesso Manifesto dei 14 punti della Campagna “Mettiamoci in gioco”, è risultata evidente la necessità di costruire una rete sul territorio che accanto alle autorità comunali e sanitarie, alla polizia locale e alle forze dell’ordine, veda il coinvolgimento di tutti i possibili soggetti collettivi – parrocchie, scuole, sindacati, associazioni di categoria e di volontariato – per attivare:

1) iniziative culturali e campagne d’informazione al fine di far comprendere la portata e le conseguenze del gioco d’azzardo;
2) attività di regolamentazione e di controllo al fine di contenere la sua pratica e impedire condizioni di illegalità;
3) presidi di assistenza sanitaria, anche minima, per arginare la diffusione della dipendenza patologica.

Allo stesso modo si è auspicato che le Amministrazioni Locali si attivino per creare una rete sovraterritoriale con altre Amministrazioni della propria Provincia, nonché con le Asl, le Prefetture e le Questure, per costruire un fronte ampio contro quella
che si sta rivelando una vera e propria emergenza sociale.

Maurizio Carbonera (vicepresidente Auser Lombardia)



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