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“DIMORE, LUOGHI E CRONACHE AL TEMPO DI LEONARDO IN LOMBARDIA”: DAL 21/9 TRE MESI DI EVENTI A MILANO, COMO E LECCO

“DIMORE, LUOGHI E CRONACHE AL TEMPO DI LEONARDO IN LOMBARDIA” è il progetto promosso dal Pio Albergo Trivulzio con il Museo Martinitt e Stelline e da Auser Lombardia che prevede tre mesi di eventi (dal 21 settembre al 14 novembre ricco calendario di conferenze, visite guidate, degustazioni e banchetti a tema) che raccontano il contesto storico e l’ambiente in cui è vissuto Leonardo. Il progetto coinvolge Milano, Como e Lecco e ha visto la creazione di una rete di oltre trenta partner che hanno affiancato gli enti promotori. 

“Il Pio Albergo Trivulzio, così come Auser con cui abbiamo appena rinnovato una collaborazione triennale, è conosciuto per l’assistenza alla persona ma è importante che nell’immaginario collettivo passi anche il fatto che il Trivulzio è un polo di riferimento culturale con 500 anni di memoria custodita e un archivio preziosissimo – sottolinea Giuseppe Calicchio, Direttore Generale ASP Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio -. Il progetto dedicato al genio stravagante e poliedrico di Leonardo punta a raccontare e far conoscere la temperie culturale estremamente innovativa delle terre lombarde tra Quattrocento e Cinquecento, che aveva zone d’ombra da cui però emergevano luci fortissime. Il nostro slancio culturale vuole essere riferimento anche per quanto riguarda l’attenzione geriatrica e la prevenzione: la cultura tocca interessi che portano benessere alle persone e rallentano l’invecchiamento di mente e anima”. 

L’invecchiamento attivo, che da trent’anni Auser ha come punto principale della propria mission, è strettamente legato alle occasioni di socialità: “La nostra associazione è nata per pensare come consentire alle persone di invecchiare stando insieme agli altri, contrastando solitudine e decadimento cognitivo - dice Lella Brambilla, Presidente di Auser Lombardia -. Auser ha in Lombardia ben 434 associazioni locali affiliate e l’impegno quotidiano di quasi 9.000 volontari permette di erogare circa 526.000 servizi all’anno, tra servizi alla persona e attività di promozione sociale. Il tema dell’educazione permanente degli adulti ci ha obbligati a riflettere sul tempo dell’invecchiamento delle persone: la vecchiaia non si improvvisa, bisogna pensare fin da giovani a come diventare anziani nelle migliori condizioni possibili. Anche nelle RSA ci si è accorti che la socialità è fondamentale e che il benessere che deriva da un ambiente bello e diverso da quello abituale, magari con una gita di un paio di giorni, ha ricadute positive immediate sulla persona. I nostri progetti di videotelefonia “Tutti in Piazza”, che vedono i nostri volontari collaborare con studenti in alternanza scuola-lavoro, attivano in anziani fragili la competenza di collegarsi col mondo e nelle RSA il momento di felicità di una persona che può parlare col proprio figlio che vive lontano viene condiviso da tutti gli ospiti, si moltiplica. Abbiamo inoltre 109 sedi che si dedicano all’apprendimento permanente e hanno appuntamenti fissi sia nelle RSA sia nei centri Auser: crediamo moltissimo nel potere benefico e aggregante della cultura”. 
Nello specifico, già nel testamento del Principe Trivulzio si promuoveva l’attività delle persone anziane come terapeutica e preventiva: “Non avessero a restare oziosi, si legge nel documento – spiega Cristina Cenedella, dirigente responsabile degli archivi storici e del Museo Martinitt e Stelline – e aveva proprio ragione! Gli eventi legati al nostro progetto sono rivolti a persone di ogni età, ma in particolare invitiamo gli anziani a essere curiosi e a partecipare. Seguendo l’insegnamento di Jacques Le Goff, tutto ciò che ci circonda può essere fonte storica per raccontare gli eventi ma anche l’intangibilità del pensiero e della filosofia. Prendiamo ad esempio Santa Maria delle Grazie, ogni suo mattone ci narra degli operai e delle maestranze che dirigevano i lavori. I binari del tram raccontano la storia della metallurgia. In questo progetto abbiamo dagli archivi le testimonianze del condottiero Giangiacomo Trivulzio, dell’arcivescovo Guido Antonio Arcimboldi, di Bernardino Corio che era lo storico degli Sforza. Abbiamo poi Mastro Martino, comasco, che era il cuoco dei lauti banchetti offerti da Trivulzio. Leonardo è stato anche scenografo di banchetti, nella sua genialità. Non di solo pane vive l’uomo, ma nel progetto abbiamo pensato anche a ricostruire i sapori dell’epoca: gli assaggi e i banchetti a tema, a cura di Mauro Rossetto, seguono le indicazioni di Mastro Martino e ci danno il gusto leonardesco. Mirate anche le visite guidate tra Como, Lecco e Milano sulle orme di Leonardo”. 
Il Museo Martinitt e Stelline è un perfetto esempio di come coniugare operosità, solidarietà e cultura: “I nostri volontari hanno messo a frutto l’esperienza maturata collaborando con altri musei e da quattro anni sono felici di mettere a disposizione le proprie competenze al Museo Martinitt e Stelline – aggiunge Luigi Ferlin, Presidente di Auser Milano -, che è un grande laboratorio culturale. Il concetto di rete si è esplicitato al meglio in questo progetto dedicato a Leonardo e proseguiremo con questa linea anche in futuro”. 


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